#natividigitali

esito finale del laboratorio teatrale per ragazzi 10-12 anni

18 giugno 2016
Casa Parrocchiale / Belvì(NU)


In scena: Carlotta Casula, Giulia Giorgi, Marzia Manca, Katia Marotto, Linda Maxia
Messa in scena: Katerina Nastopoulou
Progetto grafico e fotografico: Fabrizio Felici

Come l'uso dei telefonini modifica il nostro modo di pensare ma anche il nostro corpo? Cosa si dicono i ragazzi attraverso i loro schermi? Come sarebbe se si animasse un gruppo WhatsApp di mamme? Queste e altre domande hanno cercato di afforntare le giovanissime attrici che sono state le creatrici della drammaturgia sulla base dei loro racconti ed esperienze. L’esito scenico è stato posto come fine del percorso laboratoriale duratasi 7 mesi ma punto di partenza per riflessioni sull’argomento per il pubblico della serata.

Le giovanissime attrici scrivono:

Per molti teatro è sedersi su una sedia e guardare, farsi delle risate o magari dei pianti. Riflettere su un argomento mai discusso. Ma vi siete mai chiesti come si sentono quelli che recitano? Io si! L’ansia, l’angoscia, la paura di sbagliare con tutti quegli occhi che ti fissano. Ma non ci sarà mai un vuoto in te perché il teatro ti aiuterà a coprirlo. Nel teatro c’è tutto.

Marzia / 11 anni

Tantissime persone credono che il teatro sia qualcosa di “grande” per persone colte e letterate. Invece non è così. Teatro è divertimento, allegria e aiuta a sentirsi più liberi. Fa esplorare lati nascosti senza pregiudizi. Mi sembra che siamo tutti pazzi ma lo nascondiamo, ognuno a modo suo. Ma in fondo essere pazzi significa essere guariti.

Linda / 11 anni

Una cosa molto bella è stata che per un mese sono state con noi 4 ragazze del progetto Erasmus che parlavano una lingua diversa e abbiamo imparato a farci capire con il corpo. Quando sono andate via eravamo dispiaciute. Durante il laboratorio, ho imparato a controllare le emozioni e il corpo.

Giulia / 10 anni

In questi otto mesi di teatro, ho capito cosa vuol dire imparare dagli errori e cosa vuol dire teatro. Teatro non vuol dire solo recitare. Bisogna fare esercizi su esercizi per capire sempre di più noi e gli altri. Per me non è stato solo un corso di teatro ma una scuola di vita

Carlotta / 11 anni

Il teatro sembra facile ma non lo è. Bisogna concentrarsi, impegnarsi e immedesimarsi. Il teatro non è solo recitare... Anche e soprattutto è far capire a se stessi e agli altri che uno può essere molto più di quello che lascia intravedere.

Katia / 11 anni